Vertigini
Caratteristiche, sintomi e terapia
Il termine vertigine (dal latino vertere) indica una falsa sensazione di movimento (generalmente di tipo rotatorio, a volte traslatorio) che può essere riferita a noi stessi (vertigine soggettiva) o all'ambiente circostante (vertigine oggettiva).
La vertigine può essere sia di origine periferica (disturbi dell'orecchio interno) che centrale (disturbi del sistema nervoso centrale) e questo, ovviamente, implica strategie diagnostiche e terapeutiche del tutto diverse.
La riabilitazione vestibolare
Tutte le sindromi vertiginose si giovano della terapia fisica.
La riabilitazione vestibolare rappresenta la più valida metodica terapeutica per il trattamento della maggior parte delle sindromi caratterizzate da vertigine posizionale (in particolare la cupololitiasi o canalolitiasi) e trova applicazione anche in tutte le forme di vertigine soggettiva o di instabilità posturale nonché' negli esiti di danno labirintico monolaterale o bilaterale acuto (erroneamente tutti definiti "labirintite") per facilitare l'insorgenza del compenso vestibolare.
Quindi la riabilitazione vestibolare prevede:
- una riabilitazione nel paziente vertiginoso acuto;
- una riabilitazione mediante manovre liberatorie nelle vertigini parossistiche posizionali;
- una rieducazione vestibolare nei pazienti con difficoltà di compenso spontaneo in caso di vestibolopatia periferica cronicizzata;
- una rieducazione tesa a riprogrammare la funzione dell'equilibrio nelle patologie del sistema nervoso centrale.
La terapia rieducativa prevede 4 fasi fondamentali: